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Immagine del redattoreSocietas Italica Rosae+Crucis

La Croce nello sviluppo dell’essere – II° Parte



EDN ICM PSSR +

AD ROSAM PER CRUCEM, AD CRUCEM PER ROSAM,

INRIS GEMMATUS RESURGAM NON NOBIS,

NON NOBIS DOMINE,

SED NOMINIS TUI GLORIAE SOLAE +

La Croce nello sviluppo dell’essere – II° Parte

Il percorso Rosacrociano è alchemico, mistico e magico, abbracciando così tutti i gradi dell’ essere. Il tappeto a scacchi indica il dualismo apparente del mondo sensibile, contrapposto al mondo Superiore, ma questo dualismo è di fatto solo apperente, perché fra gli estremi c’è la Terza Via, quella mediana, percorrendo la quale si giunge alla pienezza dell’essere e al suo perfezionamento.

La Grande Opera si conduce, in una prima fase, quella più importante, mi sentirei di affermare, mediante il percorso alchemico, dato dalla trasformazione della nostra falsa personalità, che tende a confondersi nel Caos della generalità, in un “avere da essere” piuttosto che “essere”. Ecco quindi che veniamo confusi nella moltitudine dei più, l’uomo viene inevitabilmente associato al numero e il numero non è più indispensabile utensile per l’uomo. Sappiamo già cosa pensare perché i più hanno già deciso quello che è giusto che pensiamo. Si rende necessario il passaggio dall’ “essersi” al “voler essere”; per dirla con Heidegger “esserci” nella più piena possibilità dell’uomo, che tende soprattutto a voler conoscere se stesso.

La Luce che conduce all’illuminazione, deve necessariamente passare dalla reintegrazione dell’essere nella sua piena totalità.

Si devono conoscere prima di tutto i significati ermetici dei simboli, che racchiudono in se la conoscenza archetipale dell’umanità; contemporaneamente si deve uscire dalla caverna dell’opinione, e principalmente, entrare dentro se stessi e provare a conoscersi. Uomo, conosci te stesso, frase ermetica incisa a chiare lettere sul frontale del tempio dadicato ad Apollo a Delfi. Apollo era il dio delle forme limpide, della chiarezza, ma a lui deve essere unito Dioniso, il dio del vino, dell’ebbrezza creatrice, che permette all’uomo di creare se stesso. L’equilibrio fra queste due forze rende la vita equilibrata e fruttuosa.

La nostra croce simboleggia il macrocosmo, ma anche il microcosmo, i quattro elementi, la rosa al centro ha i cinque petali e simboleggia la Quintessenza, l’uomo spirituale. Il cerchio rappresenta il compimento del tutto, la perfezione alla quale dobbiamo e vogliamo arrivare. Assieme notiamo che formano il glifo dell’antimonio. La prima fase verso il perfezionamento è quello della nigredo, dominato da colore nero, dove appunto vengono eliminate tutte le scorie e le feccie della dimensione profana, legata ai falsi valori e alla sola dimensione materiale. Infelice e tetro l’uomo che ha bisogno di avere e non ha bisogno di essere.

Su questa croce ricordiamo l’incisione mistica INRI. Per noi Rosacrociani non ha un solo significato, ma molteplici: Igne Natura Renovatur Integra, la natura è interamente rinnovata dal fuoco, Iesus Nazarenus Rex Iudeorum, Gesù il Nazereno re dei Giudei; Igne Nitrum Roris Invenitur, per il fuoco si estrae il Nitro della Rugiada, la rugiada della Rosa Mistica.

Figura di massimo rilievo, di cui forse poco si approfondisce, è quella del Guardiano della Soglia, colui che, in virtù delle sue grandi doti, può viaggiare tra i mondi fisico e soprasensibile; egli è anche l’obra della nostra coscienza, il lato oscuro, il “mare magnum” dell’inconscio.

Nella dimensione fisica del mondo materiale sappiamo dell’esistenza degli elementi naturali, li diamo come concetti a priori. In esoterismo nulla è scontato.

Abbiamo i 4 elementi, i 4 punti cardinali che insieme formano una unione inscindibile, così come il secco, il caldo, l’umido e il veicolo gassoso che li fissa quale unità. Avremo quindi aria, terra, acqua, fuoco; nord, sud, est e ovest. Ad ogni punto cardinale corrisponde una qualità. Il Nord è il luogo del freddo, dove regnano Terra e Acqua, le quali insieme formano il sale filosofico. La Terra è fredda e secca, in alchimia essa equivale alla Nigredo, lo stato di decomposizione dell’uomo, che lo condurrà ad una successiva purificazione. L’Acqua è fredda e umida, equivale all’Albedo, alla purezza. Terra e Acqua sono nelle loro essenze complementari, poiché il secco vuole l’umido. Il Sud è il luogo del caldo, regno di Aria e Fuoco; la loro unione forma lo Zolfo dei Filosofi. L’Aria è calda e umida, essa dà vita agli esseri. L’Acqua porta l’anima dell’alchimista alla Citrinitas, accresce la sua Saggezza. Solo mediante la Saggezza il Cercatore può passare alle fasi successive della Grande Opera.Il Fuocoè caldo e secco, principio di ogni trasmutazione, lento e costante, conduce alla Rubedo, lo stadio in cui la volontà è capace di compiere il sacrificio di se stessa, come la Fenice, simbolo di grande valore mistico. Tutti gli elementi vengono così rinnovati nel fuoco, dando origine alla Quintessenza, la Natura Spirituale dell’uomo. L’Est, infine, è il luogo della principale virtù, la Temperanza, sede di tutti gli elementi (che in psicologia sono accomunati ai vari tipi umani), trovano il loro perfetto equilibrio, nel Mercurio Filosofico.

E’ a questo punto necessario comprendere da dove il Tutto ha origine, fare del 3 l’1, nella sostanza del Padre della Madre e del Figlio, nella natura del Logos e del Nous, entrambi generanti il Tutto mediante il 2. La Luce di questi Eoni esaltati, è la Luce gloriosa che persevera saldamente e mantiene le forme nel mondo sensibile. Nel conoscere noi stessi dobbiamo praticare il VITIOL, il visitare la nostra anima se maschi o animus se donne, attraverso il settenario della perfezione, con rapida mobilità grazie alla Rota del Sator, che in sé conduce rapidamente al Chrismon contornato dall’Alfa e dall’Omega, come il Carro dei Tarocchi, e che mostra come la Grande Opera sia esterna nel Quaternario, ci pone in rapporto con la Natura, interiormente è di natura settenaria e ci pone in rapporto con la nostra anima\animus. Ora abbiamo definitivamente compiuto l’opera di purificazione, l’Albedo, abbiamo conosciuto la dimesione orizzontale della Croce, quella della materialità nella Nigredo, ora conosciamo la sua dimesione verticale, l’elevazione dello Spirito nella Albedo. Abbiamo sconfitto il Serpente e il Drago, la paura di noi stessi e l’esigenza di schermarci dietro allo scudo protettivo della falsa personalità.

Fino ad ora abbiamo percorso la via del nostro corpo fisico, nella rigenerazione data dalla Nigredo e del corpo eterico, data dalla Albedo, corrispondenti alla Terra e all’Acqua. Addentriamoci ora in un percorso più complesso, attraverso il nostro corpo astrale, dato dalla Citrinitas che ha come corrispondente elementare l’Aria, e poi il nostro Io che vede il Fuoco come protagonista.

Anticamente gli esperimenti alchemici avvenivanivano nell’Atanor, il “Senza Morte”; esso rappresenta lo spazio interiore della nostra anima. Questi esperimenti conducono a profondissime conoscenze spirituali, e permettono al Rosacroce di divenire compartecipe della realtà dei mondi spirituali, delle Gerarchie nonché di percepire l’individualità spirituale incarnata nell’uomo, l’Io il quale aveva un particolare legame con l’Antimonio. Era in questo modo che i Rosacroce giungevano all’Immaginazione Creatrice. allo Spirito nella scienza naturale si arriva alla scienza dello spirito. Le forze solari che si uniscono a quelle lunari si uniscono alchemicamente nel Mysterium Conjiunctionis. Queste nozze alchemiche del pensare e del sentire daranno vita a una nuova capacità, l’immaginazione. Attraverso l’immaginazione così intesa, lavoreremo sull’ajna chakra, presieduto da Giove. Esso è chiamato anche “Terzo Occhio”, in riferimento al risveglio della ghiandola pineale. Dove prima il settenario era in guisa di una ruota celeste, ora è in guisa di un edificio terreno. Il triangolo spirituale è unito al quadrato materiale, per mezzo dell’azione divina, chge rese possibile che ogni cosa presente nell’uovo cosmico in pura potenza divenisse realtà in pura azione. Ora le tre braccia verticali e libere della Croce Bianca rappresentano i Tria Prima ( Sale, Mercurio e Zolfo), che causano le 4 modalità di espressione degli elementi e che si irradiano orizzontalmente nello spazio. La trascendenza che diviene immanenza, il 3 diviene 4, risolvendo così il dilemma di tutta la filosofia profana. E’ il divino che collega la triplicità superiore alla quadruplicità inferiore. Il bianco della Bianca Croce, come una colonna di luce, viene scisso dal cubo nero della materialità e dall’incontro della luce, che dall’alto irradia verso il basso, e delle tenebre, che dal basso fluiscono verso l’alto, sorgono i 4 colori degli elementi. La coscienza dell’Io permette il ritorno all’unità della Materia Prima, in modo autocosciente, assumendo ora il nome di Materia Ultima. Dapprima avviene la Morte Mistica, la decomposizione della falsa personalità, l’io inferiore, prima fase della nigredo; alla fase sacrificale nel mentale segue l’azione nel mondo, la Citrinitas. In Occidente, conviene rilevare, la Pietra Filosofale è considerata un solido (principio maschile), la versione liquida, proviene dalla tradizione esoterica orientale, la corrente del Graal, l’Elisir di Lungavita ed è qui principio femminile, di natura ricettiva. Ora abbiamo conosciuto il nostro vero se, abbiamo dominato le nostre nature nei diversi aspetti, anche psicologici, attraverso lo studio della nostra interiorità: possiamo dunque affermare che se abbiamo compiuto OGNI SFORZO in questa via angusta ed irta di ostacoli, abbiamo raggiunto il nostro centro gravitazionale. Il Cercatore ora dovrà scoprire il valore del numero e dello zodiaco, avendo tutto il resto al suo servizio. Ma attenzione: il Sommo Filosofo ha sempre e SOLO una certezza: quella di non sapere.

I principi di tutti i segreti sono i numeri.

1: il punto nel cerchio, l’Assoluto

2: l’Assoluto che pensa se stesso, il potere del Logos creatore

3: la Trinità, il Triangolo

4: il Quaternario, i 4 Elementi

5: il Pentagramma, la Qiuntessenza

6: la Credazione

7: la perfezione raggiunta per mezzo dell’evoluzione secondo gli stadi di esistenza

8: l’Infinito, il Principio dell’Ottava Superiore

9: la perfezione delle Sfere Celesti

10: l’Unità e il Caos 1 – 0

11: luogo del doloroso passaggio necessario

12: Segni dello Zodiaco; gli Apostoli; i 12 Cavalieri della Tavola Rotonda.

Ora, il Cercatore del Fuoco, della Rigenerazione dell’essere, si trova finalmente al centro dell’Universo, attorniato dai 12 Segni Zodiacali, dai 7 Pianeti, dai 4 Elementi.

Tuttavia, il Cercatore saggio, non pago di questo effimero, seppur grande risultato ottenuto, desidera e vuole continuare il suo cammino, in cerca di cose avvolte ancora nell’Ignoto.


Un Frater della SIR+C


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